03/02/2019 - Sentenza della Corte di giustizia del 23 gennaio 2019 - domande asilo - Brexit
Tra le risposte ai quesiti pregiudiziali posti nella causa C-661/17, la Corte di giustizia ha stabilito che l’articolo 17, paragrafo 1, del regolamento Dublino III va interpretato nel senso che la circostanza che uno Stato membro, determinato come «competente» ai sensi di detto regolamento, abbia notificato il proprio intento di recedere dall’Unione a norma dell’articolo 50 TUE non obbliga lo Stato membro che procede a tale determinazione ad esaminare direttamente, in applicazione della clausola discrezionale di cui a detto articolo 17, paragrafo 1, la domanda di protezione in parola.
Testo integrale della sentenza
03/02/2019 - Sentenza della Corte di giustizia del 19 gennaio 2019 - riconoscimento decisioni materia familiare
La Corte precisa che qualora, nell’ambito di una controversia in materia matrimoniale, di responsabilità genitoriale o di obbligazioni alimentari, l’autorità giurisdizionale successivamente adita abbia adottato, in violazione dell’art. 27 del regolamento 44/2001 e 19 del regolamento 2201/2003, una decisione poi divenuta definitiva, le autorità giurisdizionali dello Stato membro preventivamente adite non possono negare, per questo solo motivo, il riconoscimento di tale decisione. Tale violazione, quindi, non può di per sé giustificare il mancato riconoscimento di detta decisione per sua contrarietà manifesta all’ordine pubblico di tale Stato membro.
Testo integrale della sentenza
03/02/2019 - Sentenza della Corte di giustizia del 10 gennaio 2019 - confisca- mutuo riconoscimento
La Corte di giustizia, in sede di rinvio pregiudiziale, dichiara che l’art. 12, parr. 1 e 4, della decisione quadro 2006/783/GAI del Consiglio, del 6 ottobre 2006, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca, deve essere interpretato nel senso che non osta all’applicazione di una legge di uno Stato d’esecuzione che, ai fini dell’esecuzione di una decisione di confisca emessa nello Stato di emissione, autorizza, se del caso, l’uso di sanzioni detentive finalizzate alla coercizione dell’adempimento. Inoltre, il fatto che la legge dello Stato di emissione consenta anch’essa l’eventuale ricorso alla sanzione detentiva finalizzata alla coercizione all’adempimento non influisce in alcun modo sull’applicazione di una siffatta misura nello Stato di esecuzione.
Testo integrale della sentenza